Essere un genitore affidabile NON significa essere infallibile: anche un adulto infatti può sbagliare, avere dubbi, non sapere qualcosa.
Il problema nasce quando un genitore si traveste da grande saggio e da eterno vincente, quando pretende di avere la risposta ad ogni domanda e la soluzione per ogni difficoltà.
In questo modo non si rende conto che, oltre a diventare ridicolo, rischia di costruire un modello irraggiungibile e molto distante dalla realtà.
Invece, ciò che è utile trasmettere ai nostri figli è la capacità di mettersi in gioco, di ammettere le proprie debolezze, di accettare le proprie mancanze.
E per farlo dobbiamo imparare a mostrare le nostre.
In breve, essere sinceri e trasparenti con i figli significa:
- dimostrare di accettare anche la nostra vulnerabilità
- insegnare ad accettare una sconfitta
- aiutarli ad acquisire consapevolezza dei loro limiti
- amarli per quello che sono, e non per i risultati che raggiungono
In questo modo li aiuteremo a trovare serenità e gratificazione.
Ma “sincerità” non significa solo mostrarsi senza maschere, ma anche dimostrarsi pronti a parlare di tutto, in ogni occasione.
Invece la tendenza generale è quella di parlare solo quando c’è qualcosa che non va, che ci preoccupa, che non ci piace. Per il resto, se tutto fila liscio, la conversazione tra genitori e figli si riduce all’osso.
Occorre affrontare con i figli anche le piccole questioni quotidiane perché un ponte di comunicazione non si costruisce in un giorno, ma nel tempo.
Condividere ciò che è successo durante la giornata, parlare di quello che ci piace, delle speranze e dei progetti, ha la funzione di rafforzare il legame tra i membri della famiglia, e anche di mantenere aperto il canale di comunicazione, cosìcchè quando ci sarà bisogno di parlare di qualcosa di serio o urgente, saremo tutti più disponibili e capaci di farlo.
In parte tratto da “Le parole per crescere tuo figlio” di Alessio Roberti
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